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Le persone senza dimora a #Palermo sono una realtà rilevante nel panorama sociale. Per loro il Comune da alcuni anni ha sviluppato un progetto grazie al privato sociale. Sono nati così dei poli di accoglienza. Siamo andati a conoscere queste persone, le loro storie e come si stanno preparando al Natale. #poveri #senzadimora

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Il Natale tra le persone senza dimora

Uno dei momento dedicati loro è stato quello di una cena cui hanno partecipato in 130, tra musica e danza, nei saloni della chiesa della Gancia

Le persone senza dimora a Palermo sono una realtà rilevante nel panorama sociale. Per loro il Comune da alcuni anni ha sviluppato un progetto grazie al privato sociale. Sono nati così dei poli di accoglienza.
Siamo andati a conoscere queste persone, le loro storie e come si stanno preparando al Natale. Uno dei momento dedicati loro è stato quello di una cena cui hanno partecipato in 130, tra musica e danza, nei saloni della chiesa della Gancia. Ad organizzarla fra’ Loris D’Alessandro che con Angela Tusa e Salvo Liguori ha coordinato tutti i volontari. A cenare insieme agli ospiti e a servire ai tavoli volontari, operatori sociali dei poli di accoglienza (Casa San Francesco, Casa Martin Luther King, Centro San Carlo e Casa di Aldo) e il garante comunale delle persone detenute Pino Apprendi. A conclusione della serata ad ogni ospite è stata regalata una scatola scalda cuore con dentro un pigiama e un biglietto gentile. Per l’occasione, infatti, sono stati raccolti oltre 200 pigiami; 100 dalla scuola Euroform e gli altri da moltissimi donatori e donatrici della città.

Tra le donne c’è Liboria che sta cercando di riprendere in mano la sua vita. “Sono stata 6 mesi al centro San Carlo – racconta Liboria, 63 anni, che vive in housing con altre tre donne e ha due figli in Germania – dove, dopo qualche difficoltà iniziale, ho trovato una famiglia. Mi ero persa e avevo un grande bisogno di umanità perchè, stando per strada, si perdono tutti i valori e non ci si fida più di nessuno. Adesso, sto iniziando a vivere in Housing in maniera autonoma e responsabile. Mi piace lavorare all’uncinetto e trasmettere questa arte agli altri”.

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