PALERMO. “Io con la mia ombra salgo un cielo antico”: con queste parole inizia una poesia di Franco Scaldati, manifesto della sua poetica. E proprio questa frase campeggia sul muro dove Igor Scalisi Palminteri ha realizzato ‘Cielo antico’, murale realizzato nel quartiere palermitano dell’Albergheria, dedicato al drammaturgo, regista e attore teatrale siciliano. Il murale, che trae ispirazione da una emblematica fotografia scattata da Ninni Annaloro, è un tributo visivo alla figura del drammaturgo palermitano. Attraverso il murale, Igor Scalisi Palminteri, dà vita all’immagine e al messaggio di Scaldati in un quartiere simbolo dello spaccato popolare cittadino raccontato dal genio di Scaldati con la sua arte.
“Franco Scaldati è il poeta della nostra città, Palermo, il cantore delle viscere di questo posto – spiega Igor Scalisi Palminteri -. Lui ha saputo inabissarsi nelle ombre più profonde e cantarne la meraviglia. Ha scoperto tra le macerie quello che molti con uno sguardo superficiale non possono vedere. Lui ha lavorato in questo quartiere, qui a San Saverio, ed è qui che ho deciso di dipingere il suo volto a imperitura memoria, perché i palermitani sappiano chi è Franco Scaldati, perché lo sappia il mondo. Un poeta dimenticato o mai conosciuto, o da pochi conosciuto”.
Una poetica, quella di Scaldati, che ha dato ispirazione alla sua arte popolare e di denuncia sociale, caratterizzata da un fortissimo legame con Palermo e con i palermitani: “Franco Scaldati diventa per noi occasione di raccontarci, di dire chi siamo, di scoprirci meglio, di entrare nelle nostre viscere, nella nostra profondità. Lui, poeta cinico ma straordinario, che non ha avuto paura di guardare negli occhi Palermo e le sue persone: con loro ha lavorato, ha fatto cose straordinarie all’Albergheria insieme anche ad attori non professionisti. Per fortuna c’è chi lo ha capito e lo ha amato”.
‘Cielo Antico’ ha ricevuto il supporto di persone e organizzazioni che hanno contribuito alla realizzazione del progetto: Vedi Palermo, Compagnia Franco Scaldati, Spazio Franco, Padre Cosimo Scordato e la famiglia Scaldati, Pizzottando, Ninni Annaloro e il Centro sociale San Francesco Saverio.