Grande gioia e partecipazione nel quartiere Sperone di Palermo con il Festino “Il Carro risorto delle Rosalie ribelli” che venerdì 25 ottobre con più di 3.000 partecipanti ha animato le vie della borgata. A condurre il corteo 400 bambine e bambini dell’Istituto Comprensivo “Sperone-Pertini” con le loro vesti bianche e le coroncine dei talenti e dei desideri, in omaggio al quattrocentesimo anno “rosaliano” di Palermo.
Un corteo festoso e madido di messaggi di consapevolezza e di speranza si è sviluppato lungo via Sacco e Vanzetti ed è stato animato – secondo tradizione – da diversi momenti di intrattenimento: bambini e bambine sono stati protagonisti di stazioni artistiche narrative, performative e “preghiere ribelli”.
Bambine e bambini, Rosalie e Rosalii ribelli come la Santa ma a noi contemporanei hanno dato corpo e voce a una ribellione sana, consapevole, che è cittadinanza e che si fa alzando la testa, non la voce, le mani o le armi. Non le hanno mandate a dire, i bambini: hanno messo in scena quello a cui assistono ogni giorno camminando lungo le strade del quartiere, per prenderne le distanze. Più volte è risuonata la frase “Io dico NO”: all’incuria, all’immondizia, alla mancanza di servizi, al mare ancora negato, alla droga. E i loro insegnanti hanno fatto eco, intonando Nessun dorma per invitare tutte e tutti al risveglio e all’impegno.
Sono stati proprio i bambini – significativamente – a indicare la strada al “Carro risorto” e a guidare la Santuzza, illuminando il percorso con la luce dei loro sguardi puliti. Una dolcissima Santa Rosalia svetta infatti dall’albero del carro a forma di nave, simbolicamente sospinta dalla luce delle centinaia di cristalli Swarovski della vela, restaurata anch’essa. Luce che è risveglio, orizzonte e prospettiva.